Wildlife Photographer of the year: ritirato il premio al vincitore

Del prestigioso concorso fotografico Wildlife Photographer of the year avevamo parlato in occasione della prima mostra romana che ha portato in Italia gli scatti dei vincitori. Ma non potevamo sospettare che una delle foto premiate fosse una colossale bufala.

L’immagine del lupo che salta la staccionata, del fotografo José Luis Rodriguez, non è infatti un lupo selvatico, ma un tenero lupo addomesticato. I finlandesi di Suomen Luonto se ne sono accorti per primi e sono andati ad interrogare i responsabili del premio che hanno ammesso di aver aperto un’indagine interna per scoprire se l’immagine è un tarocco di prim’ordine oppure una vera foto fatta in condizioni di libertà dell’animale.

Del resto il regolamento parla chiaro: ”Images of captive animals must be declared. The judges will take preference to images taken in free and wild conditions.” Con ogni probabilità il lupo invece era stato addestrato a compiere il salto della staccionata e non era un movimento naturale.

José Luis Rodriguez, il fotografo, pare sia irrintracciabile e nessun giornalista è riuscito a fargli qualche domanda a rigurado. Quantomeno sarebbe stato interessante conoscere la sua spiegazione, magari banalmente non aveva prestato troppa attenzione al regolamento.

I tempi tecnici per il ritiro del premio sono stati veramente molto molto lunghi, ma va comunque fatto un applauso alla giuria di Wildlife Photographer of the year che si è dimostrata all’altezza e ha riconosciuto l’errore di valutazione.

I giornalisti di Suomen Luonto hanno raccolto materiale che inchioda il fotografo e dimostra che l’immagine è stata ripresa al Cañada Real Center zoological park vicino a Madrid. C’è una foto del lupo, palesemente lo stesso lupo dell’immagine di Rodriguez, e anche una foto della zona dove è stata fatta la fotografia.

Un indagine degna di 007 che ha riportato un po’ di giustizia nei concorsi fotografici e che ribadisce a chiare lettere che se si trucca un’immagine si viene scoperti. Finalmente.