Una mostra per ricordare l’antica Grecia e il moderno Afganistan

Spread the love

elmo

In Grecia gli elmi avevano una funzione molto importante, che non riguardava solo cruenti battaglie o scontri diretti. I reduci di guerra, infatti, consacravano il proprio alle divinità del Santuario di Olimpia, un pò come si fa anche adesso con gli ex voto. A ricordare questo evento ed una civiltà importantissima per l’evoluzione del genere umano, fino al prossimo 28 giugno, a Ragusa,  si potrà visitare una mostra, unica nel suo genere, con oggetti che arrivano direttamente dal museo Pergamon di Berlino. L’esposizione è considerata l’evento dell’anno per tutta la Sicilia, anche perchè vi sono presenti ben 1o articoli provenienti dalla Germania e cinque cimieri in bronzo di età arcaica che, negli anni, sono stati ripescati nelle acque del Mediterraneo, sempre nei pressi della Trinacria. Evento collaterale non meno importante è una mostra fotografica, organizzata da Emergency, partner dell’evento ” Elmi per gli uomini e per gli dei” ,sulle tragedie portate dalla guerra.

Emergency, è impegnata in prima linea a portare aiuti di tipo medico- chirurgico alle vittime degli orrori dei conflitti civili ed internazionali e, per ricordare il valore immenso della pace e della coesistenza fra i popoli, al primo piano del Palazzo Garofalo, dove è ospitata la kermesse, è possibile rivivere le tristi emozioni di tali tragici eventi, attraverso la mostra fotografica dal titolo “L’Afganistan, la guerra“.

Pur prendendo ad esempio questa terra da tempo martoriata, il messaggio è quello di sensibilizzare tutti sulle atroci conseguenze che porta ogni  tipo di violenza.  A realizzare le immmagini, il fotoreporter Francesco Cocco, in collaborazione con Contrasto. L’organizzazione dell’evento è affidata alla soprintendenza ai Beni culturali di Ragusa, insieme con il Pergamon Museum di Berlino e la Proloco. Un contributo, inoltre, è stato fornito pure dall’assessorato regionale dei Beni culturali, in collaborazione con il Museo della Cattedrale, la Provincia, il Comune e la Camera di Commercio di Ragusa.

Lascia un commento