Cliccare sul tasto di scatto di una moderna fotocamera è assolutamente semplice e immediato ma, per ottenere risultati sempre più precisi, è indispensabile conoscere esattamente il suo funzionamento e le parti che la compongono all’interno, in modo da agire con le dovute regolazioni del caso. Se parliamo, ad esempio di diaframma vogliamo indicare un foro di diametro variabile che si trova sistemato all’interno degli obiettivi e regola la luminosità dell’immagine. Lavora di concerto con i tempi di scatto per determinare la quantità totale di luce che raggiunge la pellicola. Tra le altre cose, poi, riguarda la profondità di campo. Oggi anche questa peculiarità della macchine fotografiche ha subito delle modifiche, ma un tempo i primi esempi riguardavano una serie di fori su lastrine che, ogni volta, venivano inserite all’interno dell’obiettivo. Un particolare che i più grandi ricorderanno certamente.
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Fotografare osservando i dettagli
Quando si vuole fotografare una scena, può essere importante anche un solo dettaglio che è in grado di “riassumere” a meraviglia il contesto. Una grande roccia erosa dal vento e ricoperta di vegetazione, a patto che sia particolare, può ad esempio rendere l’idea di una intera vallata. Allo stesso modo, invece, la perfezione e il colore di un fiore, può fornire la sensazione di un enorme campo interessato dallo stesso tripudio cromatico. Uno spruzzo di una cascata, ancora, abbreviando il tempo di esposizione, può essere fermata a mezz’aria e regalare a chi osserva lo scatto, quell’emozione dello scorrere dell’acqua semplificata in una frazione di secondo. Un pò come dire “tutto si muove”, ma il fotografo è riuscito a catturare l’attimo e questa si chiama vera fotografia. Allo stesso modo se, invece, ciò che si vuole comunicare è l’incessante movimento della natura, un tempo espositivo più lungo, fornirà il giusto risultato. In ogni caso, è necessario utilizzare un cavalletto o un timer automatico per evitare anche il più piccolo movimento della fotocamera.
Fotografia, lo Spazio Forma compie cinque anni
E’ spesso la sede di allestimenti di mostre di notevole interesse e, del resto, è nato proprio a questo scopo, lo Spazio Forma di Milano che adesso compie cinque anni. All’interno di uno storico deposito dei tram messo a disposizione da Atm, un lustro fa, ha preso vita il primo esempio di “Casa della fotografia” della città, creato da un progetto portato avanti tra Edizioni Contrasto e Fondazione Corriere della Sera. Nel 2005, ci fu la prima grande rassegna che segnò l’inizio di una fortunata serie di eventi a tema. In quell’occasione il protagonista assoluto fu Gianni Berengo Gardin e la strada seguita iniziò ad essere sempre la stessa: la promozione di quest’arte a 360°, la volontà di diffonderne al conoscenza a tutti i livelli e, soprattutto, di dare vita ad un esempio, più unico che raro, di punto di riferimento sia per i professionisti che per gli amatori. Uno spazio insomma che somigliasse molto a quello già esistenti da tempo in parecchie città europee.
Festival D’Arles: grande successo, nonostante la fotografia tradizionale sia “morta”
Il curatore della mostra dell’argentino Leòn Ferrari, vera stella in occasione dei Rencontres d’ Arles, ha lanciato una provocazione, di quelle destinate e creare polemiche e discussioni per parecchio tempo. Secondo Andrés Duprat, infatti, la fotografia tradizionale o come espressione fine a se stessa, non esiste più. Oggi questa raffinata tecnica va inserita in altre manifestazioni artistiche umane, a partire dalla scultura fino ad arrivare alla pittura e al collage. Insomma, in una parola contaminazione, elemento che non manca mai in ciò che produce lo stesso Ferrari. In ogni caso, però, tale tendenza riguarda più o meno soltanto lui attualmente, almeno per quel che concerne i partecipanti alla kemesse fotografica.
Ecco la fotografia più antica dell’Universo
Volete vedere la foto più antica dell’Universo? L’ha pubblicata l’Esa, l’Ente Spaziale Europeo e rappresenterebbe l’immagine conseguente al Big Bang. Uno scatto affascinante, quanto non perfettamente comprensibile a chi non è addetto ai lavori, ma è un importante passo avanti per la scienza che da sempre si trova confusa di fronte alla domanda legata a come si sia formata la Terra. Insomma i classici quesiti su chi siamo e da dove veniamo, che forse un giorno, potrebbero trovare una risposta più precisa. L’ottimo risultato arriva a seguito della missione Plank dell’European Space Agency, la stessa Esa, che cerca proprio di rispondere ad alcuni misteri della scienza moderna. Tra le necessità dell’uomo nell’immediato, ci sono quelle di scoprire se si assisterà ad una ulteriore evoluzione in futuro e come siamo arrivati fin qui.
Al via il festival di fotografia di Arles
E’ considerato uno dei festival di fotografia più importanti e famosi del mondo, di grande richiamo, quello che viene chiamato Les Rencontres d’Arles e durerà fino al 13 di questo mese con una serie di manifestazioni interessanti. Eventi, premiazioni, iniziative, letture portfolio e seminari: non mancherà nulla all’interno del programma che comprende anche delle mostre collaterali, visitabili fino al 19 settembre. Stavolta, grande protagonista sarà l‘Argentina che ha portato alla kermesse una ventata di novità con la presentazione di moltissimi e particolari artisti. La maggior parte di essi, tra l’altro, non ha una esclusiva esperienza fotografica e tra questi spicca l’ospite d’onore, Leòn Ferri, Leone d’Oro alla Biennale di Venezia nel 2007.
Irina contro Cameron: ancora scatti in costume in questo “caldissimo” luglio
Cameron Richardson è perfetta in costume da bagno, mentre ammiccante cerca di attirare sguardi sulla copertina di luglio di Gq, ma nelle edicole la lotta è davvero all’ultimo bikini e a tallonare la sexy attrice ci pensa l’attuale ragazza di Cristiano Ronaldo: Irina Shayk. Piccoli ritocchi con il photoshop o solo merito della giovane età, l’innegabile bellezza o qualche aiuto estetico: il risultato è che sul magazine Ocean Drive, impera una dea dalla curve perfette.
Adriana Lima, “gratta e vinci” la foto sexy
Sexy lo è stata sempre, ma in passato confermava di non voler esagerare con le immagini provocanti, per mantenersi pura nell’animo e nel fisico fino al matrimonio. Ennesimo personaggio del mondo dello spettacolo che ha difeso a spada tratta una presunta verginità, Adriana Lima, adesso si può scatenare visto che non solo si è sposata, ma da sei mesi è anche madre di una bambina. Incredibile come abbia ritrovato subito la sua forma perfetta, del resto è molto giovane e una modella super pagata, per cui qualche sacrificio vale sempre la pena di farlo. Adesso, quindi, è il momento di ritornare al successo e lo fa attraverso la cover di V Magazine, dove i fan per poterla vedere in tutta la sua perfezione dovranno grattare laV che la ricorpre. Copertina mozzafiato che, alla fine, la mostrerà totalmente in topless.
Morta l’infermiera protagonista della celebre foto del bacio a Times Squares
E’ la foto probabilmente più famosa di tutti i tempi e chiunque l’ha osservata, rapito da tanta passione, almeno una volta nella vita. E’ l’immagine del celebre bacio a Times Square, quando un marinaio in divisa, felice per la fine della guerra, strinse alla vita una giovane infermiera e la baciò con un impeto che lascia di stucco. Un modo per esprimere davvero quanta sofferenza aveva provocato il conflitto mondiale e quanto era bello, finalmente, capire che era tutto finito. Quel momento incredibile, che corrisponde alla data del 14 agosto del 1945, fu immortalato dal fotografo americano di origine tedesca Alfred Eisenstaedt e diventò un ritratto intramontabile. Oggi la donna nella foto è morta, lasciando quel suo ricordo giovanile nella mente di tutti.
Franck Worth: le sue foto per la prima volta in Italia
Arrivano per la prima volta in Italia e, per la precisione, in Costa Smeralda, grazie alla galleria di Rudolf Budja, le immagini di Frank Worth e l’esposizione si intitola “Hollywood Legends”. Ad ospitare quello che è a tutti gli effetti un evento, è il Colonna Pevero Hotel di Porto Cervo. Il nome dell’artista è conosciuto praticamente in ogni dove, soprattutto perchè questo fotografo freelance ha avuto modo di lavorare con stelle di fama mondiale, soprattutto nel periodo d’oro americano, cioè quello compreso tra gli anni Quaranta e Cinquanta. I rapporti che instaurava con le persone famose all’epoca erano di profonda amicizia, per cui gli scatti non erano freddi o di routine, anzi erano più legati ai loro momentio intimi e, quindi, più rari e ricercati.