Scatti sexy su Facebook: una moda che resiste

Nella vita reale non sono particolarmente belle, eppure su Facebook farebbero impazzire milioni di uomini. Le giovani donne di oggi sembrano tante modelle e sono pronte a svelare ogni angolo di pelle. Ne ha parlato di recente pure una nota trasmissione, ma perché il fenomeno va tanto forte da sembrare ormai praticamente eccessivo? In più coinvolge praticamente pure gli altri social e, soprattutto se le ragazze sono troppo giovani, può attirare tipi poco affidabili, fino a far diventare questo innocente gioco persino pericoloso. In primo piano, ci sono quindi pure Twitter e Instagram. Nessuna delle esponenti del sesso femminile in questione fa parte del settore delle professioniste o delle modelle, ma si tratta di giovanissime che giustamente vogliono essere ammirate dai maschietti, facendo impazzire di invidia le amiche. In questo modo, le loro pagine diventano delle vetrine dove spogliarsi o, se non altro, mostrare viso e trucco al meglio. Non di rado, ancora, si chiede aiuto al sempre preziosissimo Photoshop. C’è da dire che quasi sempre le foto in bikini o con indosso capi di lingerie provocante ricevono spesso commenti “volgari” e commenti che lasciano il tempo che trovano. Quante però si rendono conto davvero di diventare in questo modo delle donne-oggetto? Certo fa sempre piacere notare tanti mi piace sulla propria immagine, regala sicurezza e un senso di euforia. Al contrario se questo non avviene si diventa insicure e affamate di conferme in una spirale dalla quale non sempre è facile uscire. La maggior parte delle volte, la speranza nascosta dietro gli scatti è anche quella di essere notata, non tanto dal potenziale nuovo fidanzato, quanto da qualcuno in grado di regalare popolarità nel mondo dello spettacolo. Di talent scout certo ce ne sono, ma è difficile che si diventi famosi in questo modo, senza un cast o un provino. Insomma, un minimo di talento dovrebbe esserci. Insomma, quello che dovrebbe diventare come un trampolino di lancio, alla fine è solo una dipendenza che si fa strada e che spesso diventa un vizio.

Photo Credit: Minerva’s_Owl su Flickr