Ritratti di famiglia, una mostra per raccontare la biodiversità

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La biodiversità dell’intero pianeta merita grande attenzione da parte degli esperti ed estremo rispetto da parte di tutte le persone che abitano sulla Terra, anche perchè ecosistemi, come ad esempio quelli tropicali, sono così delicati da rischiare gravi e permanenti danni se lasciati in balìa dall’incuria umana. Una crisi in corso è quella che riguarda l’Ordine dei Primati, un insieme complesso di specie che comprende anche l’Homo Sapiens. Per raccontare questo tema attraverso le immagini e sensibilizzare i visitatori, a Palermo fino al prossimo 31 marzo, sarà possibile visitare la mostra fotografica dal titolo “Ritratti di Famiglia”. Gli scatti sono stati realizzati nel corso degli anni da un gruppo di ricercatori interessati a studi sull’argomento in varie località esotiche e in centri internazionali di ricerca primatologica e sono esposti presso i locali del Museo di Zoologia del dipartimento di Biologia Animale.

I Primati richiedono costanti studi e si calcola, che il 90 per cento di essi vivano nelle foreste tropicali ed equatoriali. Oggi circa 250 delle specie interessate, rischiano l’estinzione entro breve termine, soprattutto per le pressioni ambientali esercitate a causa dell’azione umana. Questo sarebbe un danno incalcolabile, non solo per la perdita di esemplari, ma pure perchè nell’ecosistema forestale svolgono un ruolo molto importante in quanto onnivori, impollinatori e dispersori di semi. Nel cosiddetto “Terzo Mondo” ,  in novantadue Nazioni sono presenti i Primati che stanno scomparendo piano piano a causa degli sforzi compiuti da questi Paesi per uscire dal ruolo di subalterni, tentativi che non sempre tengono conto dei bisogni degli altri esseri viventi.

La biologia dei primati, che studia la conservazione della specie è una materia recente che deve essere quindi portata all’attenzione di tutti e, questa mostra, organizzata dall’Associazione Astrid-ONLUS è un ottimo veicolo di sensibilizzazione per tutti coloro che vorranno visitarla. Non dimentichiamo che i Primati non umani sono alla base della nostra evoluzione e perciò fondamentali anche per conoscere meglio le nostre caratteristiche e le loro trasformazioni nel tempo.

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