Polaroid – The Impossible Project: a volte ritornano

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Avevamo pensato che per la Polaroid non ci fosse più speranza. Il “suicidio” dello scorso anno (prima che le cose precipitassero completamente) aveva buttato nello sconforto gli appassionati della fotografia istantanea più famosa del mondo. Siti di raccolta firme per fermare la chiusura degli stabilimenti erano fioccati uno dietro l’altro, ma senza successo. Finché il week-end precedente alla demolizione dell’ultimo stabilimento ancora attivo, un ex dipendente e un negoziante di uno store Polaroid, si unirono e diedero vita a The Impossibile Project con la speranza di tenere in vita la Polaroid e rilevare i macchinari rimasti.

André Bosman – l’ex dipendete – e Florian Kaps – negoziante, artista e mente del sito www.polapremium.com – hanno dato vita alla realizzazione di un sogno e hanno impedito la demolizione dello stabilimento. Nel giro di poco tempo sono riusciti a trovare i fianziamenti per riaprire la produzione e lanciare sul mercato di nuovo l’amata Polaroid.

I primi film 600 type sono già disponibili ed è stata rilanciata sul mercato anche il classico modello 600 ad un prezzo di 80 euro, mentre i film costano circa 17 euro. L’idea di Impossible Project non è solo quella di continuare la produzione, ma è anche quella di svecchiare il marchio e introdurre delle migliorie sia in termini chimici che in termini di design e funzionalità delle macchine.
E’ prevista l’uscita di pellicole monocromatiche bianco e nero per il Febbraio 201o, per esempio. Un segno che Impossible Project non sta affatto scherzando.

I fan del formato quadrato più famoso del mondo possono quindi tirare un sospiro di sollievo, è e sarà possibile comprare online sia i film che le fotocamere.

Il marchio Polaroid però non sarà più utilizzato, sulle confezioni sarà stampato il nome dell’impresa Impossible Project.

Non vediamo l’ora di vedere i prossimi modelli in uscita, le prossime edizioni limitate e le migliorie nella chimica. Lomography ha dimostrato che per l’analogico c’è ancora posto e non c’è quindi motivo di temere per le sorti di Impossible Project.

www.theimpossibleproject.com

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