La Pentax medio formato è nata, o quasi!

E’ nata la Pentax 645D! E questa volta sembra che sia proprio una notizia vera e non un altro della serie interminabili di annunci che Pentax ci ha rifilato negli ultimi cinque anni, alimentati da partecipazioni alle fiere di settore in cui la macchina veniva presentata come un realtà, ma poi di fatto non usciva mai sul mercato. E’ stato un parto, lungo e complicato, ma finalmente è nata. Per il momento sarà disponibile solo per il mercato giapponese, ma si immagina che presto arriverà anche in Italia.

Il formato del sensore sarà 44 x 33 mm, come da previsioni,  e la buona notizia è che monterà gli stessi obiettivi della storica Pentax 645. Una grandiosa notizia per chi aveva una 645 e non si è mai deciso a venderla anche solo per valore affettivo.

La nuova Pentax avrà un sensore da 40 milioni di pixel ed un corpo in lega di magnesio ideale anche per lavorare in esterno. Come la nuova Hasselblad infatti anche questa Pentax si presta a lavorare in studio ma anche in location o all’aperto dato che di fatto è come avere in mano un reflex, solo un po’ più grande.

Il distema Dust Removal II elimina la polvere dal sensore emettendo una leggera vibrazione sul filtro IR/UV permettendo di eliminare i problemi di polvere sul sensore che spesso equivalgono a passare giornate intere davanti a Photoshop.

Sul mercato giapponese la fotocamera costerà circa 9.000 dollari e sarà venduta in un kit con un obiettivo fatto apposta per l’apparecchio digitale. La cosa interessante è che questo obiettivo potrà essere utilizzato anche sulle vecchie Pentax a pellicola. Ovviamente, un po’ come è successo anche per le Hasselblad, la maggior parte dei fotografi preferirà utilizzare i nuovi obiettivi digitali perché comunque l’autofocus è una gran cosa, anche se gli obiettivi manuali hanno sicuramente un fascino diverso. Ma nei lavori commerciali c’è poco tempo e poco margine di errore. E’ importante ricordare che i vecchi obiettivi però funzionano in ogni caso.

Un benvenuto alla nuova Pentax, sperando che questa volta la potremo vedere e toccare con mano.