Lapo Elkann, testimonial della nuova stagione di Italia Indipendent

A volte al centro di presunti quanto imprevedibili eventi scandalosi, altre volte considerato come uno degli uomini italiani più eleganti e geniali: Lapo Elkann, in qualche modo, sa sempre come far parlare di se stesso e, quindi, non c’è mezzo pubblicitario migliore per far passare un marchio o una collezione. Anche per questo motivo, probabilmente, è lui il testimonial del suo stesso marchio di abbigliamento e accessori, che ovviamente sa portare con una classe non indifferente, riuscendo ad interpretare alla perfezione le tendenze e le mode del momento. La campagna primavera estate 2010 di Italia Indipendent è davvero particolare e fonde l’arte con la tecnica fotografica più avanzata. L’immagine che fa da traino, infatti, è interamente in bianco e nero e riprende lo stesso giovane quasi come se fosse un perdonaggio uscito dai fumetti. Si perchè, in effetti, l’immagine è il prodotto della collaborazione tra il fotografo Alessandro Villa e l’illustratore Marco Klefisch, due artisti molto particolari.

Per donargli una immagine più da macho, poi, sul braccio alzato di Lapo imperano dei tatuaggi che rappresentano degli ideogrammi, simboli nipponici ed americani con vari significati. Il motivo di tutto questo sta nella volontà di rappresentare appieno lo spirito del brand che è aperto a tutti senza confini di razza e ideologia. Si notano, infatti, a distanza ravvicinata, la bandiera del Sol Levante e la Statua della Libertà. Del resto, ogni luogo, ogni esperienza, arricchisce il bagaglio di esperienze trasformabili in oggetti di moda.

Andrea Tessitore, amministratore delegato di Italia Indipendent, si mostra molto orgoglioso della campagna e, infatti, ha riferito: “Siamo particolarmente fieri di questa campagna, perchè oltre ad aggiungere innovazione alla tradizione, tema ricorrente del nostro brand, è uno dei primi lavori nati dalla collaborazione dei team presenti nella nostra factory creativa di Milano“. Lui, Lapo, non può che ritenersi più che contento che il suo fascino e il suo nome sia da soli simbolo di una azienda.