La Sicilia del dopoguerra e la nascita della cinematografia subacquea

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Non tutti sanno che la Sicilia è stato il primo luogo al mondo a dare i natali ad un’ invenzione, per il periodo del dopoguerra, assolutamente pionieristica: la cinematografia subacquea. Tre ragazzi palermitani e un veneto, infatti, fondarono la “Panaria film” con apparecchiature sofisticate messe a punto da loro stessi. Una società di produzione che ebbe sede nel capoluogo dal 1946 al 1956 ed oggi viene ricordata insieme a tutti i positivi cambiamenti che regalò all’isola con una mostra fotografica, due volumi e un documentario.

L’evento sarà presentato domani a Villa Zito, a Palermo, e prevede l’esposizione di immagini d’epoca realizzate da Fosco Maraini e Francesco Alliata di Villafranca, la pubblicazione di due volumi dal titolo rispettivamente Il principe delle immagini, Francesco Alliata di Villafranca, pioniere del cinema subacqueo di Gaetano “Ninì” Cafiero e Storia della fotografia e della cinematografia subacquea italiana di Alberto Romeo. In più, del progetto fa parte anche la proiezione del documentario della “Panaria Film”, Cacciatori Sottomarini del 1946, montato con le prime immagini realizzate dal gruppo in mare aperto e presentato al Festival di Cannes nel 1947.

I tre giovani Francesco Alliata di Villafranca, Pietro Moncada di Paternò e Quintino di Napoli e il veneto Renzo Avanzo, erano reduci dalla guerra e curiosi di carpire i segreti del mare, fino ad allora nascosti da un impenetrabile velo di mistero e iniziarono a immergersi con la sola maschera e le pinne, studiando il modo di mostrare a tutti le sue bellezze. Quando si resero conto che, fino a quel momento, nessuno aveva inventato una cinepresa che potesse essere immersa senza distruggersi, decisero di costruire insieme l’attrezzatura adatta e riuscirono ad immortalare sulla pellicola il “cacciatore sottomarino” nell’atto di infilzare un pesce, o ancora il pesce spada nello Stretto di Messina. La società, che inventò  il primo “diving centre” al mondo, realizzò anche il primo lungometraggio subacqueo a colori,  in Technicolor e nel corso delle sue varie produzioni contribuì a lanciare personaggi come Folco Quilici e Domenico Modugno.

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