Le foto dell’archivio Alinari per ricordare il Veneto tra l’800 e il 900

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200 immagini in bianco e nero a ricordare quello che sfugge piano piano alla memoria, a fermare il tempo in un periodo in cui le strade polverose, i fieri monumenti e i ragazzi che correvano per le strade, sostituivano il cemento, le macchine e il traffico odieno. Un profondo ritratto della bellezza del Veneto nel periodo compreso fra l’800 e il ‘900. Quasi tutte provengono dall’archivio Alinari e sono attualmente esposte a Villa Contarini di Piazzola sul Brenta, in provincia di Padova.

La mostra dal titolo “Il Veneto-Fotografie tra ‘800 e ‘900 nelle collezioni Alinari”, è stata curata da Italo Zanier ed è il risultato di una importante ricerca iconografica da parte di Maria Possenti. Tantissime le immagini degne di nota, come ad esempio, quella che si trova nella sezione che celebra Padova, dove il veneziano Carlo Naya riprende un uomo di spalle, con il cappello in testa, che sta guardando gli alberi dentro l’isola Memmia, in Prato della Valle. Angolo di campagna in un pomeriggio dai colori tenui. Adesso di quel paesaggio pastorale non è rimasto praticamente più nulla e vi si trovano un bar e una edicola.

Si passa, quindi, al tema del lavoro con i visi dei lavoratori, uomini e donne, segnati dalla fatica e del sudore: chi porta il pane, chi cammina a piedi scalzi o chi ha avuto il tempo di mettersi in posa come un barcaiolo. Interessante è pure lo scatto delle due donne con le gonne ampie e fiorate che raccolgono l’acqua dal pozzo di Cortina. In generale, comunque, l’allestimento è diviso in varie parti ed ognuna è dedicata alle diverse provincie della Regione. Si trovano, così, Belluno e Treviso, Padova e Rovigo, Vicenza e Verona e Venezia e la Laguna. Le foto saranno esposte per lungo tempo, fino al prossimo 7 novembre, esclusi i mercoledì, dalle 10 alle 18.

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