Giorgia Surina e le foto su max a maggio 2012

Si è fatta notare più volte in questi anni per la sua bellezza ma anche per il suo talento e, per tal motivo, Giorgia Surina resta una figura interessante nel panorama del piccolo e grande schermo italiano. Giornalista in Somewhere della Coppola, la ricordiamo soprattutto per le fiction poliziesche di casa nostra e nel 2005 ha fatto scalpore per essere apparsa senza veli. Oggi si mostra ancora una volta sexy per un servizio fotografico sensuale e non volgare che la rende maggiormente desiderabile dai maschietti nostrati. E’ protagonista di Max di maggio 2012 e la vedremo nei prossimi giorni in edicola, su iPad e online. L’occasione tra uno scatto e l’altro è sempre perfetta per raccontare di sè ed ecco che, infatti, parla del rapporto con il suo corpo: «La fotografia è un’arte, da onorare con qualcosa di bello, per esempio un corpo bello… certo, sì, anche il mio. Se riguardo quelle foto mi fanno tenerezza, è stato un bel gioco. Sono completamente nuda, ma non sono volgare. Comunque non farò mai un servizio fotografico con carote in bocca o vestita da coniglietta, quelle sì sono foto gratuite». La notizia si sposta poi sulla sua storia d’amore con Antonio Campo Dall’Orto che, essendo direttore della rete, potrebbe privilegiarla in merito al suo lavoro a MTV. Lei risponde decisa: «Nessuno mi ha mai rinfacciato apertamente di essere stata agevolata da questa storia. Se no, mi avrebbe sentito. È cominciata con degli scherzi telefonici… incredibile. Non è stato facile, è durata tre anni lunghissimi ma ho deciso di non limitare in nessun modo i miei movimenti. Non sono diffidente né verso gli uomini, né verso le persone in generale. Ma so che ogni giorno accetto di presentarmi nuda e disarmata, potenziale bersaglio del loro giudizio. Al contrario di molta tv di oggi, fatta dai vecchi per i giovani, MTV funzionava perché giovani lo eravamo anche noi. La nostra vita era MTV. Passo molto tempo da sola, a leggere Kundera, Oscar Wilde, oppure Le lettere a Lucilio di Seneca. Ascolto i Radiohead, Björk oppure Chopin».