Fotografo insegue Bieber e muore

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Morire mentre si sta lavorando non è una novità purtroppo, soprattutto quando ci si dedica con passione al proprio mestiere o quando si svolgono attività pericolose. Certo però, quello che è accaduto ad un fotografo americano è curioso e lascia con l’amaro in bocca.  Un paparazzo voleva realizzare lo scatto della vita e immortalare Justin Bieber, quando è rimasto ucciso. Voleva fotografare a Los Angeles la Ferrari Bianca del giovane cantante fermata dalla polizia. Non si accontentava però di una immagine qualunque, voleva quella perfetta che magari gli avrebbe cambiato l’esistenza. Ecco perché ha deciso di attraversare la superstrada e posizionarsi con la propria fotocamera. Non ha visto però che stava rischiando troppo ed è stato travolto da un’auto. Il tutto quando già era pronto a tornare alla propria vettura. Una storia tragica e tristissima che, purtroppo, non ha lasciato scampo all’uomo, terribilmente ferito. Del resto, lo stesso Bieber non si trovava a bordo dell’auto al momento dell’incidente, ma non l’ha comunque presa bene. Ha colto, quindi, l’occasione per invocare leggi più severe che possano indicare dei limiti ai paparazzi, non solo per il bene degli artisti ma, a quanto pare, per la loro stessa incolumità. Se è vero che la popolarità delle persone famose, deriva molto anche dalla pubblicità e, di conseguenza, dagli scatti che finiscono sui giornali, online e in televisione, è pur sempre chiaro a tutti che la vita di un personaggio pubblico a volte diventa impossibile. Non può far nulla, nemmeno prendere un gelato senza essere seguito e questo può far perdere la testa. Non sono rari i casi in cui le immagini mostrano proprio un vip che ha perso la testa. Aveva comunque torto? Difficile a dirsi, ma questa volta il problema è ben diverso: il paparazzo ha perso la vita e di certo, per Bieber e per nessun altro ne valeva la pena.

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