Quando si decide di partire alla ricerca di flora incontaminata e fauna in libertà, in una parola Safari, è indispensabile avere la certezza di portare con sè una attrezzatura di buona qualità che permetta, al proprio ritorno, di conservare un ricordo visivo delle meraviglie di cui si è stati protagonisti. Due valutazioni da fare subito per ottenere delle immagini di qualità, sono quelle che riguardano l’ingrandimento della lente e la disponibilità di poter contare su di un supporto che blocchi la macchina fotografica, mentre si utilizza un campo lungo. Chiaramente una fotocamera reflex sarà di gran lunga migliore rispetto ad una compatta e il teleobiettivo minimo da preferire sarà da 200 mm, meglio ancora se da 300 mm o addirittura da 500 mm.
Redazione
Dal 2011, l’iPhone potrebbe avere una fotocamera da 8 Megapixel
Per ora si tratta solamente delle cosiddette voci di corridoio, ma sembra che l‘iPhone, possa continuare a stupire con una gradita sorpresa nel 2011. Secondo le indiscrezioni, infatti, potrebbe avere una fotocamera da 8 Megapixel fornita da Sony. A rendere nota tale notizia è stato l’analista Askok Kumar e, in attesa di nuovi sviluppi, non si può che sperare che davvero possa arrivare in commercio nel più breve tempo possibile. A livello tecnico l’eventuale conferma, costituirebbe un vero e proprio salto di qualità non soltanto a livello di risoluzione, ma anche a livello di fornitore.
I più bei ciak siciliani in trenta fotografie
Un racconto per immagini dedicato alla Terra del Sole, la Sicilia, dove molti registi hanno deciso di girare i propri film, baciati da caldi raggi e accompagnati da paesaggi semi incontaminati. Con trenta fotografie il fotoreporter e fotografo di scena Antonio Parrinello, ha realizzato “Il paesaggio siciliano nel cinema”, in mostra fino al prossimo 9 maggio a Palazzo della Cultura di Catania. Un’isola dove si può ritrovare qualunque ambientazione, da quella ricca di vegetazione a quella vulcanica o, ancora, desertica e che rappresenta l’orgoglio per i suoi abitanti e il fascino per i milioni di visitatori che ogni anno decidono di trascorrere in questo luogo le proprie vacanze.
Padova Aprile Fotografia 2010 e la mostra dedicata al cinema
E’ giunta alla sua sesta edizione Padova Aprile fotografia e, questa volta, tra i tanti eventi collaterali, propone una interessante mostra con immagini d’autore dal titolo “La Fotografia di cinema“. A curare la rassegna sono Enrico Gusella e Alessandra De Lucia, i quali hanno organizzato gli scatti in modo da mettere in evidenza i set di due cineasti di grande fama come Carlo Mazzacurati e Giovanni Umicini. L’allestimento resterà visitabile fino al prossimo 23 maggio, presso la Galleria Cavour, nell’omonima piazza.
Le foto dell’archivio Alinari per ricordare il Veneto tra l’800 e il 900
200 immagini in bianco e nero a ricordare quello che sfugge piano piano alla memoria, a fermare il tempo in un periodo in cui le strade polverose, i fieri monumenti e i ragazzi che correvano per le strade, sostituivano il cemento, le macchine e il traffico odieno. Un profondo ritratto della bellezza del Veneto nel periodo compreso fra l’800 e il ‘900. Quasi tutte provengono dall’archivio Alinari e sono attualmente esposte a Villa Contarini di Piazzola sul Brenta, in provincia di Padova.
Una mostra che racconta l’evoluzione del settore agricolo in Italia
Tutto cambia e si modifica con il trascorrere dei decenni e ancora di più un settore come quello dell‘agricoltura che, in poco più di un secolo, è stato prima soppiantato dalle nuove tecnologie e dai processi meccanizzati ed ora, sembra volersi riavviare verso una sorta di ritorno alle origini. Per ricordare i tempi passati e per celebrare una delle principali attività che permettono il sostentamento dell’uomo, la Confagricoltura ha organizzato una mostra dal titolo “Evoluzione dell’agricoltura, crescita del Paese“. L’allestimento è visitabile a Roma, all’interno delle due sale dello storico Palazzo Della Valle, sede nazionale dell’Ente.
Britney Spears e i fotoritocchi
La notizia rimbalzava da più parti da più di un anno, anche perchè a guardare bene Britney Spears nelle foto sui giornali, seppur splendida al naturale, appariva con curve filiformi che non sembravano proprio le sue. Da molti mesi testimonial di Candie’s, infatti, ammiccava in costume o con abiti attillati in forma smagliante, ma la cantante spesso sorpresa dai paparazzi a consumare cibi ipercalorici all’interno dei fast-food e madre di due bambini, pur essendo riuscita a rientrare nelle sue minitaglie di prima, mostra sempre un filo di cellulite o dei difetti che più che renderla una icona patinata, ne esaltano il fascino umano. Adesso anche lei, di fronte all’evidenza, ha deciso di ammettere che parte delle immagini del servizio fotografico, erano state ritoccate. Per dimostrare le sue buone intenzioni e confermare che, comunque, anche al naturale la giovane star è molto carina, ha fatto pubblicare gli scatti originali, accanto a quelli rielaborati al Photoshop e subito ha conquistato i fans per la sua sincerità.
Una mostra fotografica per riscoprire i segreti del vetro di Murano
Trentacinque fotografie che riprendono i luoghi forse spogli e minimalisti, ma certamente interessantissimi, dove nascono tutt’oggi i capolavori dell’arte noti in tutto il mondo con il nome di Vetro di Murano, dall’omonima città produttrice. Ancora, il lavoro minorile dentro alle fabbriche, le pause pranzo, i momenti salienti di ogni processo di creazione e le più assurde condizioni di precaria sicurezza che un tempo riguardavano coloro che qui operavano. La mostra fotografica porta il titolo di “Lavoratori del vetro, uomini, donne, bambini a Murano 1959-61” e sarà visitabile fino al prossimo due maggio, presso l’ex Chiesa delle Cappuccine a Burano. Il paesino lagunare vicino Venezia, ogni anno visitato da milioni di turisti, infatti, conserva una lunga storia e irriproducibili tradizioni legate ad un tipo di lavorazione che in questa zona è nato e solo qui trova le sue connotazioni più originali.
Un fotografo di nome Stanley Kubrick
Un regista a volte discusso ma sempre molto amato ed anche un fotografo: Stanley Kubrik ha iniziato la sua folgorante carriera, proprio imbraccianto una fotocamera e lavorando, appena adolescente, per la rivista americana Look. Proprio da quell’esperienza ha imparato i primi rudimenti legati al cinema e ha sviluppato un senso artistico fuori dal comune. Milano vuole ricordare e celebrare questo suo lato non da tutti conosciuto, con una mostra che sarà aperta al pubblico fino al prossimo 4 luglio, a Palazzo della Ragione. Più di trecento immagini, in gran parte inedite e stampate da negativi originali, mostreranno un giovane promettente che ha lavorato con grande maestria dietro all’obiettivo, già negli anni che vanno dal 1945 al 1950.
Bamboo bag compie 64 anni, foto e modelli fuori produzione per ricordare la mitica borsa
E’ una esposizione itinerante che toccherà molte città italiane e straniere, regalando alle donne di tutte il mondo il sogno di possedere una delle mitiche Bamboo Bag, prodotte dalla Gucci. Il famoso brand toscano realizza la mitica borsa da ben 64 anni e, per festeggiare un evento così importante, ha deciso di organizzare una mostra che riguarderà luoghi come Berlino, Vienna, Barcellona, Londra, Parigi, Capri, Forte dei Marmi e Cannes. La kermesse dal titolo “Bamboo forever“, è partita qualche giorno fa dallo store di via Monte Napoleone a Milano, proprio per ripercorrere la storia che ha riguardato un pezzo di storia della moda italiana esportata però in tutto il mondo e ha subito suscitato ricordi di tempi ormai passati grazie alle fotografie di modelli storici e fuori produzione.