I paesaggi e il grandangolo

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Per fotografare un paesaggio il grandangolo può essere molto utile, dato che in questo modo si possono inserire scenari ben più ampi e tutto viene mantenuto a fuoco anche a valori medi f, includendo maggiori dettagli. L’unica accortezza del fotografo, in questo caso, deve essere quella di evitare di realizzare uno scatto che pur essendo molto vasto, possa apparire piatto e insignificante. In questo caso, meglio inserire un elemento grafico come un viottolo o un fiume o, ancora, oggetti a mezzo campo o in primo piano. Quando si decide di riprendere uno scenario di questo tipo e si utilizza un grandangolo, bisogna sempre fare attenzione all’orizzonte e non dimenticare la regola dei terzi. Quest’ultima consiste nel decentrare il soggetto dell’immagine leggermente per armonizzare una istantanea e, nello stesso tempo, immaginare lo schermo di messa a fuoco, diviso in nove parti di una griglia.

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Gabriele Colangelo: 20 scatti per parlare delle sue pellicce

gabriele-colangelo-pellicceriaLe donne adorano la moda, gli abiti che rendono un corpo bello come quello di una modella e i conseguenti sguardi di ammirazione, da parte degli uomini ma, soprattutto, da parte delle altre esponenti del gentil sesso, magari verdi di invidia e di rabbia. E’ inutile negarlo, la vanità femminile è “croce e delizia” della cosiddetta “altra metà del cielo” e gli stilisti lo sanno bene, tanto che giocano anche su tale tendenza per rendere unica una collezione. Gabriele Colangelo che da anni è molto ben inserito nel settore ha scelto la fotografia per presentare le sue pellicce. Una mostra visitabile via web comodamente da casa, infatti parlerà della sue particolari “opere d’arte”, attraverso l’obiettivo di Angelo Ghidoni, il quale insieme ad ArtGallery ha realizzato 20 scatti d’autore che sanno colpire uno sguardo interessato, più di mille parole.

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A Torino, 47 scatti del fotografo Gabriele Basilico

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Una mostra per ricordare e raccontare attraverso l’immagine quello che sono oggi le Langhe attraverso i luoghi fenogliani: è quello che propone il fotografo Gabriele Basilico, con quarantasette scatti esposti a Torino, all’interno di Palazzo Lascaris. Si tratta, in realtà, di volgere ancora una volta lo sguardo a quei paesaggi che hanno riempito le pagine dei libri, nonchè cuore e mente di uno dei più grandi autori del Novecento italiano. L’inaugurazione della manifestazione, è avvenuta nelle scorse ore ad opera del vicepresidente del Consiglio regionale Riccardo Molinari e all’evento, all’interno del quale tutti si sono mostrati molto soddisfatti, ha preso parte pure l’attore Adolfo Fenoglio, il critico d’arte Gian Giorgio Massara e il curatore stesso dell’allestimento, che è Michele Vianello.

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Kristen Stewart, servizio fotografico aspettando “Eclipse”

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Alle foto in pose sensuali e spregiudicate, Kristen Stewart, sta cominciando a fare l’abitudine forse consigliata dal suo entourage o perchè “offesa” dalle continue critiche di fans e colleghi, riguardo al suo modo curioso di abbigliarsi e di apparire in pubblico. Adesso, tra l’altro, a poche settimane dall’uscita del terzo capitolo della saga gotica vampiresca “twilight”, stavolta dal titolo “Eclipse”,  che l’ha resa insieme a Robert Pattinson famosa in tutto il mondo, deve attirare assolutamente l’attenzione su di sè. Va bene, quindi, prendere in continuazione aerei e presenziare agli eventi mondani più importanti legati al lungometraggio, ma un servizio fotografico che ne esalti la giovane bellezza non può certo mancare.Questa volta i suoi occhi profondi sono sulla copertina di Flaunt Magazine, dove si mostra in versione selvaggia, anche per ricordare la sua recente interpretazione in un altro film: “The Runaways”.

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“Alec Soth: portraits”, in mostra a Roma fino al tre luglio

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Si intitola “Alec Soth: portraits” la mostra che raccoglie più di un decennio di opere dell’omonino quarantenne, statunitense e conosciuto anche per aver realizzato ben quattro libri che oggi si trovano nei più importanti musei del mondo. L’artista, è pure autore di un aforisma che nasconde una grande verità e che ama ripetere: “Fotografare è semplice. La parte difficile è imparare a vedere“. Fino al prossimo tre luglio, sarà possibile vedere l’allestimento a lui dedicato, all’American Academy di Roma, dove riscoprire una tecnica tutta particolare che consiste nel rendere poetico ed emozionante un luogo o un volto, sapendone cogliere tutto il pathos.

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Muore Dennis Hopper: attore, regista e grande fotografo

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Dennis Hopper, regista, attore e ricordato per i suoi ruoli tormentati, a partire dal giovane ribelle con James Dean fino ad arrivare al simbolo della protesta Anni Sessanta in Easy Rider, è morto nella sua casa di Venice in California. A 74 anni, si è spento circondato dall’affetto dei suoi familiari, per un tumore alla prostata. Era già visibilmente sofferente alla sua ultima apparizione, in occasione della stella sulla Walk of fame, che Hollywood gli aveva dedicato. Personaggio del tutto particolare, in realtà, e non tutti lo sanno, amava molto pure la fotografia. Negli anni ’60, infatti si portava sempre dietro una macchina fotografica per cercare di “fermare l’attimo” e rubare scatti all’interno di feste private, set cinematografici, cene o manifestazioni di richiamo internazionale. Le stesse istantanee che faranno parte della mostra “Segni dei tempi“, organizzata fino al prossimo 24 ottobre alla Tony Shafrazi Gallery di New York.

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Gli elementi grafici da introdurre in una fotografia

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In una foto che si rispetti non dovrebbe mancare l’introduzione di elementi grafici, come ad esempio un fiume che serpeggia fra le case o un’ombra che incuriosisce e lascia chi guarda indeciso se pensare ad una scena drammatica o ad un elemento aggiuntivo per completare lo scatto. Non bisogna limitarsi a premere il tasto di scatto di una fotocamera, ma se è necessario, facendo attenzione, meglio arrampicarsi su una rupe o sistemarsi dietro ad uno scoglio per dare un taglio diverso all’istantanea e catturare più dettagli rispetto a quelli che nota un occhio meno esperto. Lo stesso vale pure per un paesaggio, che può essere immortalato in modo differente e completo magari dall’alto o comunque da un punto non raggiungibile da tutti. Chiaramente è inutile fare gli eroi e mettere a repentaglio la propria vita salendo su rocce pericolose, però nel limite delle proprie capacità è sempre possibile sistemarsi in maniera diversa e più proficua.

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Fotografare un paesaggio

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Ci sono panorami mozzafiato nel mondo e paesaggi che sembrano del tutto irreali, data la loro estrema bellezza ed è davvero un peccato consumare chilometri e denaro per vederli e tornare a casa con delle foto piatte e banali o, peggio, ancora, sfocate e sbagliate tecnicamente. Certamente non bisogna fare un corso di fotografia ogni volta che ci si vuole spostare dalla propria città, tuttavia seguire qualche piccola regola, può scongiurare la possibilità di non riuscire ad immortalare quello che magari si riesce a vedere una sola volta nella vita. Dopo le persone, lo spettacolo della natura è il più ripreso, perchè chi sta dietro l’obiettivo ne rimane per primo catturato e vuole comunicare a tutti, ciò che è riuscito in pochi minuti, ad abbracciare il proprio sguardo. L’unica cosa che resta impressa soltanto nella mente del fotografo sono i profumi, i rumori e i movimenti degli oggetti circostanti, che chi osserva può soltanto immaginare, ma che fanno parte dei ricordi più profondi di una persona.

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Decidere cosa fotografare

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Prima di scattare una foto, è buona norma, chiarirsi le idee e studiare la scena per meglio decidere cosa vale la pena di mettere in risalto, per trasmettere quell’emozione o sensazione provata anche a chi guarderà in futuro l’immagine. Subito dopo, si può pensare ai modi, agli stili e all’attrezzatura: ecco, quindi, che si sceglierà l’obiettivo, l’ora del giorno giusto o gli elementi che faranno da sfondo o cornice. Ancora, si potrà preferire la scelta di due terzi di cielo o, un orizzonte piatto, senza cadere mai nello scontato o nel banale.

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Il soggetto e le cornici

CieloQuando si decide di fotografare un paesaggio o l’architettura di un monumento, ad esempio, è facile che si crei molto spazio vuoto intorno, riempito quasi sempre dal cielo. Del resto, quest’ultimo, quando è completamente azzurro non fa altro che abbellire lo scenario, cosa che accade in misura differente quando è grigio e regala un’aria piuttosto grave all’immagine. Avvicinandosi al soggetto principale, ovviamente, si può diminuire l’effetto e lo stesso tagliando la stampa. Un’altra soluzione, invece, può essere quella di creare delle cornici, magari inserendo nello scatto, in primo piano, qualunque oggetto possa fungere da riempimento al protagonista dell’istantanea. Un esempio, può essere costituito dalla finestra di una struttura o da un ramo coperto di foglie, ma l’ispirazione, in tal senso, non deve mancare.

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