Il fotografo Franco Storti e le donne nell’arte

Il mondo femminile da secoli amato e celebrato attraverso ritratti, poemi, quadri e capolavori di ogni genere, rappresenta un punto fermo nella vita e nella storia degli esseri umani e non soltanto a livello artistico. Un universo particolare che da sempre viene valorizzato e tenuto in alta considerazione. Un percorso che vuole seguire anche l’Assossorato alla Cultura di Padova che, per l’occasione, ha organizzato una installazione legata alle Donne nell’arte, mostrando il lavoro di cinquanta artiste della zona, con le fotografie realizzate da Franco Storti. La raffinata personale  propone scatti d’autore tutti in bianco e nero, che rappresentano un confronto diretto con le sculture, i video e le istallazioni delle stesse. Si tratta, nello specifico, di ragazze con grandissima esperienza ma anche di talenti emergenti che lo stesso Storti ha selezionato, creando un interessante dualismo tra istantanee e opere. L’evento sarà visitabile fino al prossimo 18 luglio, presso la Galleria Civica Cavour, nella stessa città veneta.

Cinquanta capolavori, ognuno dei quali è accompagnato dal ritratto fotografico delle autrici in un momento particolare del proprio lavoro, a sottolineare ulteriormente il profondo legame tra le donne e le loro creazioni. I linguaggi espressivi, in tal senso, sono moltissimi e vanno dalla pittura alla scultura, alla videoarte, dal figurativo all’astratto. Delle ragazze immortalate, insomma, viene fuori tutta l’anima e il carattere che è poi quello che caratterizza pure la tendenza verso una specifica espressione artistica piuttosto che un’altra.

Stessa illuminazione, scelta appositamente, e  sguardo in camera per fornire al visitatore la sensazione che quelle donne lo stiano proprio richiamando con gli occhi e, in più la specifica posizione del corpo, il volto espressivo e la gestualità, rendono lo scatto intenso e profondo. Del resto “l’altrà metà del cielo”, ha sempre avuto una attitudine particolare ad attrarre, condurre a sè, incuriosire. Le opere selezionate sono del tutto particolari e dimostrano come, con il tempo, l’arte padovana si sia profondamente modificata.