Arrivano gli scatti esotici delle Girls of Brazil

E’ opinione comune che le ragazze brasiliane siano tra le donne più belle al mondo e, per avvalorare questa tesi, arriva il Girls of Brazil Calendar 2010, in un periodo dell’anno in cui è ora di scegliere quale sfondo e protagonista avranno i prossimi dodici mesi dell’anno.

Quindici bellezze locali posano mostrando fisici da urlo e spiagge incantevoli, di uno dei luoghi più visitati al mondo e non solo in occasione del Carnevale. La novità questa volta è però un’altra: le giovani in questione, infatti, non sono modelle ma ragazze normali che svolgono le professioni più diverse e che hanno accettato di farsi fotografare per dare una visione allegra e giovane del Brasile. Per questo addirittura si sono vestite e truccate da sole e, sempre in totale libertà, hanno scelto la location e il bikini da indossare, prendendolo tra quelli utilizzati durante l’estate.

Un calendario a basso costo, quindi, ma di alto livello, anche grazie alla partecipazione del famoso fotografo americano Jeremiah Thompson, autore degli scatti. L’idea è dello stesso artista che, nel 2008, è arrivato a Florianopolis dove si trova la più alta concentrazione di belle donne dell’intero Brasile e ha avuto l’idea di realizzare delle foto diverse, scegliendo persone comuni e non top super pagate.  In questo modo quella che era iniziata come una vacanza personale dedicata al surf, è diventata una occasione di lavoro.

Giorno dopo giorno, con il consenso delle ragazze, ha iniziato a organizzare delle sessioni fotografiche di due- ore che, pur non prevedendo alcun pagamento, permettevano alle protagoniste di ottenere delle istantanee d’autore e, come si sa, le giovani meglio ancora se latine, adorano farsi ritrarre.

Il risultato è stato eccellente e in pochi sospetterebbero che non hanno grandi esperienze davanti all’obiettivo; molte di loro, infatti, svolgono lavori impegnativi e non avrebbero proprio il tempo di accostarsi ad un’altra professione. Fra le quindici prescelte, infatti, si trovano medici, dentiste e insegnanti, a dimostrare che oltre al corpo c’è anche il cervello.