1961-1989 Gli anni del Muro

Si è aperta a Macerata a Palazzo Galeotti (Piazza Vittorio Veneto) la mostra fotografica 1961-1989 Gli anni del Muro che ripercorre gli anni della guerra fredda visti attraverso le immagini dell’agenzia Ullstein Bild e del quotidiano Süddeutsche Zeitung.

Fino al 31 gennaio in orario 17:00 / 19:30 sarà possibile visitare questa importante selezione di scatti che prendono in considerazione un aspetto particolare del Muro: la trasformazione dell’ambiente urbano, assediato, frammentato, militarizzato.
1961-1989 Gli anni del Muro è un percorso espositivo nudo e crudo, che mette in mostra quella fotografia giornalistica che ha documentato senza mezzi termini quegli anni. Il dolore, la gioia, la vita e la morte di un’epoca tramontata che ha lasciato profondi strascichi sulla società tedesca.

Nessuna spettacolarizzazione quindi, ma semplicemente una ricerca negli archivi, lasciando che a parlare siano i fatti e le immagini, senza l’utilizzo di artifici che mettano in secondo piano il tema fondamentale, cioé questo tipo di esperienza storica.

Un sostrato etico dunque che pervade questo percorso espositivo e ci mette in contatto con verità a volte non piacevoli: la persistenza della guerra, la presenza del passato nel presente, la realtà come indicatore di assenza.

1961-1989 Gli anni del Muro: tutto comincia con l’alzabandiera russo nel 1945 a Berlino accanto alla  porta di Brandeburgo. Di sfondo i resti di una Germania che si cerca tra la polvere e le rovine. Berlino viene smembrata e posta sotto il controllo strainero.

Si arriva ben presto al 1961 anno in cui la situazione precipita e la crisi tra le grandi potenze diventa un baratro che si concretizza in una fitta rete di filo spinato e blocchi di cemento. Pochi varchi supercontrollati consentono il passaggio da Est a Ovest, ma i cittadini sono impossibilitati a varcare il confine. Da una parte e dall’altra ci sono due eserciti in assetto di guerra, pronti ad aprire il fuoco.